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al testo di Francesco Palmieri
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La poesia non è un pianto greco l'urlo di prefica ai piedi del cadavere lei vuol solo dire che siamo ancora vivi che non ancora morti che abbiamo punti di cervello che fibrillano di stelle
e se si indossa il grigio a volte il nerofumo, se ogni parola è sterpo un ramo tagliato fresco
non è rantolo (di corpo moribondo) piuttosto il lampo d'occhi lo scatto della fiera il tendere dei nervi appena un'altra freccia squarcia troppo vicino al cuore.
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